FESTA DI SANT’AGATA

Patrona della città di Catania, Sant’Agata è venerata con fervore in una delle feste religiose più seguite al mondo. Questa celebrazione, che si svolge annualmente dal 3 al 5 febbraio, il 12 febbraio e il 17 agosto, unisce la città in un’atmosfera di devozione e gioia. La data di febbraio commemora il martirio della giovane santa, mentre quella di agosto celebra il ritorno solenne delle sue reliquie a Catania, dopo che queste furono trafugate e portate a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace quale bottino di guerra e dove rimasero per 86 anni.

SANT’AGATA

Agata nacque da una famiglia di nobili catanesi di religione cristiana, intorno al 230 d.C. A quel tempo Catania era sotto la dominazione romana che perseguitava barbaramente chiunque professasse il cristianesimo, motivo per il quale la famiglia di Agata, come tutta la comunità cristiana, viveva la fede nel silenzio. Nonostante le difficoltà, Agata decise sin da giovane di consacrarsi a Dio.

3 FEBBRAIO

La festa di Sant’Agata è la terza festa religiosa più importante al mondo, dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Guzco in Perù, una festa patronale tra le più belle al mondo, che si svolge dal 3 al 5 febbraio, tre giorni di culto, devozione, folclore, tradizioni tra le vie cittadine.,

4 FEBBRAIO

La processione del giro esterno dura l’intera giornata ed inizia con la Messa dell’Aurora nella Cattedrale in Piazza Duomo, alle prime luci dell’alba. Salutata dal tipico “sventolare” dei fazzoletti bianchi dei devoti, il busto reliquiaro di S. Agata viene portato in spalla lungo la navata della Cattedrale per essere subito depositato sul fercolo che, accompagnandola per le vie della sua città.

5 FEBBRAIO

Sul fercolo del 5 febbraio, i garofani rossi del giorno precedente (simboleggianti il martirio), vengono sostituiti da quelli bianchi (che rappresentano la purezza). Nella tarda mattinata, in cattedrale viene celebrato il pontificale e nel pomeriggio, verso le diciotto, inizia la seconda parte della processione con il giro interno della città.

LE CANDELORE

Le candelore precedono il fercolo in processione, perché un tempo, quando mancava l’illuminazione elettrica, avevano la funzione di illuminare il passo ai partecipanti alla processione. Sono portate a spalla da un numero di portatori che, a seconda del peso del cero, può variare da 4 a 12 uomini. I maestri orafi del Trecento avevano realizzato il Busto di sant’Agata, un capolavoro d’arte raffinato e prezioso.